Cima Portule (Monte Kempel)
Il Portule è una dorsale, situata nella parte Nord occidentale dell’Altopiano di Asiago. Non facile da raggiungere per un comune rider. Scopo di questo giro è cavalcare l’intera cresta, che dal Portule arriva al Forte Vezzena.
Avvertenza
Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.
Punto di partenza
Mettetevi comodamente in sella perché nella prima parte di questo percorso ci sono 19 km di strada con pendenze irrisorie. La scelta per questo itinerario, non poteva che ricadere sul parcheggio antistante l’Hotel Vezzena sito sull’omonimo Passo.
Nella prima parte del percorso, percorriamo quello che in questa zona, viene identificato come giro delle Malghe. Su strada asfaltata lungo 7,5 km immersa nel bosco di abeti. Come primo punto d’interesse storico. Dopo appena 1,5 km troviamo i ruderi del Forte Busa di Verle. La strada prosegue nel bosco in leggera salita fino alla Malga Marcai di Sopra. Dalla malga la strada diviene una dolce discesa fino al punto di confine fra il Trentino e la regione Veneto.
Erzherzog Eugen Straße
Dal confine regionale, il fondo diviene sterrato compatto con una dolce salita fino alla bivio Malga di Porta Manazzo. Dalla biforcazione ora il percorso prosegue in discesa per 1,6 km sempre su sterrato passando per il Rifugio Val Formica. Dal rifugio ritorniamo su asfalto per un chilometro fino al parcheggio Malga Larici di Sotto. Dalla Malga per mezzo della Erzherzog Eugen Straße nome della strada sterrata lunga 5,5 km. Inizia cosi l’ascesa per Bocchetta Portule, sul finire la sterrata e resa impegnativa causata dal fondo molto mosso.
Cima Portule l’ascesa
Grazie alla Erzherzog Eugen Straße giungiamo alla Bocchetta Portule. Da questo punto inizia il sentiero CAI 826. Lungo 3,5 km che corre lungo tutta la Cresta fino a Cima Portule Q2310 m dove a segnare la vetta troviamo una Croce di Ferro.
Sentiero CAI 826
Il sentiero in cresta rappresenta una delle prove difficili di questo percorso. Qui dipende molto dalle proprie capacità atletiche. Lo si affronta con una combinazione di tratti pedalati nei punti dove il fondo lo consente. E si prosegue con punti ha spinta e, in portage dove meno ciclabile. Nella prima parte si pedala tranquillamente per 300 m circa, tra vegetazione composta principalmente da mughi. Dopo questo breve tratto troviamo la prima di tre salite impervie che richiedono il portage per non più di 20 m.
Superato il primo dei tre punti in portage torniamo a pedalare dove il sentiero corre su manto erboso. E spingere dove il sentiero è meno ciclabile.
Tutto il sentiero in cresta lo si affronta in questo modo. Poco prima di giungere alla cima. Il sentiero diviene esposto sul fianco sinistro, niente di estremo. Guarda l’immagine qui sotto.
La lunga cavalcata in cresta, Sentiero CAI 826, 209, 205
Siamo finalmente giunti nella parte più impegnativa di questo itinerario. Il sentiero CAI 826, 209 e 205 percorso che corre lungo tutta la cresta che va da Cima Portule fino a Cima Vezzena. Lungo 10 km mette a dura prova le nostre capacita di resistenza, le salite si affrontano ha spinta e, con portage. Mentre le discese sono molto disarmanti da punto di vista tecnico. Sentieri ricchi di radici e rocce sporgenti.
Il ripido Sentiero CAI 826, 209
Partendo dalla Cima dopo pochi metri troviamo il Monte Kempel. Dove inizia la parte più ripida del sentiero 826. Il fondo non consente una discesa in sella, si procede portando la bici in spalla per 400 m. Superato questo pezzo si torna in sella, su fondo molto difficile, causa materiale instabile fino a Porta Renzola.
Dalla Porta Renzola si riprende in portage sul Sentiero CAI 209, per guadagnare di nuovo quota. La salita non è resa facile a causa della presenza di grossi rami secchi su ambo i lati del sentiero. Recuperato quota si rimonta in sella destinazione Bocchetta Larici, passando per Cima Larici.
Dalla Bocchetta montiamo in sella sul sentiero che attraversa una distesa prativa. Prima di raggiungere il bosco, dove con pochi metri di spinta e portage superiamo un punto difficile. Montati in sella riprendiamo a scendere su sentiero questa volta con fondo compatto fino a Porta Manazzo.
Cima Mandriolo
Dal Manazzo si riprende a spinge su prato, questa volta per raggiungere Cima Mandriolo con il sentiero CAI 205. Dopo pochi metri ci addentriamo di nuovo nel bosco, qui si riprende a spingere e portare la bici molto di più che in precedenza. Usciti dal bosco si attraversa una grande radura erbosa cosi si giunge a Cima Mandriolo, poco prima della vetta troviamo una Croce di Ferro.
Forte Vezzena
Dal Mandriolo si rimonta in sella su sentiero questa volata più ciclabile, perdendo dislivello fino a quota 1780 m. Dal punto più basso non restano che 1000 m circa di salita con portage o ha spinta per raggiungere la Croce di vetta di Cima Vezzena posta sul Forte.
Sulla strada del ritorno
Dai ruderi del Forte Vezzena del primo conflitto mondiale, si ritorna verso il punto di partenza. Per mezzo della strada forestale denominata Cima Vezzena lunga 3 km con fondo molto mosso nella prima parte e rocce sporgenti sul finire. Percorsa la distanza di 3000 m ritorniamo sulla strada delle malghe parte del percorso dell’andata. Per mezzo di questa via raggiungiamo il parcheggio di Passo Vezzena.
Distanza | Dislivello positivo |
40 km | 1915 m |
Difficoltà tecnica | Dislivello negativo |
Difficile | 1915 m |
Altitudine massima | Tempo impiegato |
2296 m | 09:00:00 |
Altitudine minima | Tipo di percorso |
1407 m | Anello |
Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.
Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).