Monte Panormo, Figliolo, Antece

Monte Panormo, la vetta più alta dei Monti Alburni del massiccio montuoso campano una meta difficile ma non impossibile da raggiungere.

Avvertenza

Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.

Punto di partenza

Dal parcheggio di Via Roma a Sant’Angelo Fasanella. Imbocchiamo via Madonna di Fatima, che passa davanti alla Stazione dei Carabinieri. La strada subito si presenta con una breve ma ripida salita. Il percorso poi corre per un breve tratto parallelamente alla Strada Lardini (SP247) fino a fondersi più avanti.

Rimaniamo sulla SP 247 (Strada Lardini) per circa 1,5 km. Si prosegue a destra lasciato alle nostre spalle il fondo asfaltato. Il tracciato si sposta su strada forestale con fondo cementato con pendenza importate, nella prima parte. Poi diventa sterrato con pendenza moderata più avanti. Seguendo la traccia giungiamo al sentiero nel sotto bosco lungo circa 1,3 km. Questo non è segnalato in alcun modo prestate attenzione ai pochi segni che lo rendono visibile. Il sentiero termina sulla strada asfaltata in località Timpone Sottano con la quale raggiungeremo il Rifugio Corcomone (chiuso).

Monte Panormo: Strada Timpone Sottano
Strada Timpone Sottano

In prossimità del rifugio è presente una fontana abbeveratoio. E, più su c’è il monumento commemorativo. Dell’Eliambulanza precipitato il 21 Novembre 1997. Visitato il sito bisogna tornare indietro fino al rifugio. Per prendere la strada antistante. Poco visibile che passando dal Varco dello Schiavo, arriviamo al Casone Aresta. Da qui con un breve tratto di asfalto 1,3 km della SP247. Ritorniamo di nuovo su strada forestale che ci permetterà di avvicinaci alla conformazione rocciosa detta Il Figliolo.

Monte Panormo

Dalla stessa strada inizia l’avvicinamento alle pendici della vetta denominata Monte Panormo. Dove per mezzo di un sentiero scaleremo la vetta più alta di questo giro. Con non poche difficoltà. Toccherà spingere la bici nella prima parte e, poi portare in spalla la bici nell’ultima parte dove la salita diventa su roccia quasi in verticale. Conquistata la vetta con i suoi 1742 m, non resta che ammirare il panorama che si apre davanti a noi unica ricompensa di questo giro.
Come ultimo premio la discesa si sposta su veloce singletrack nel sotto bosco fino al Rifugio Panormo.

Vista sul Monte Panormo
Vista sul Panormo

Antece

Dalla Rifugio seguendo la traccia passeremo da Casone Le Brecce e, Ausineto, il giro volge quasi al termine non resta che un ultimo sforzo, visitare la Chiesa della Madonna della Montagna meta di pellegrinaggio. Dal sito religioso si prosegue verso la famosa scultura rupestre detta Antece la si raggiunge con non poche difficoltà, pedalabile nella prima parte il resto ha spinta. Dalla scultura percorriamo un tratto del percorso di andata a ritroso fino alla strada asfaltata, a questo punto non resta che poco asfalto tutto in discesa fino al punto di partenza.

Monte Panormo: Antece
Antece
DistanzaDislivello positivo
51,4 km2.105 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Esperti2.105 m
Altitudine massimaTempo impiegato
1.730 m10:45:00
Altitudine minimaTipo di percorso
508 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x il 21 giugno 2022

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

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Monte Maggio, Monte Toraro, Forte Campomolon

Monte Maggio, è un altro itinerario d’interesse storico. L’essenza di questo percorso è nella natura selvaggia, e incontaminata che caratterizza la Val Terragnolo.

Introduzione

Chi giunge dal Veneto, normalmente parte dal comune di Arsiero, con tanto di asfalto prima di raggiungere la vetta. Questa è la mia personale versione del giro, riducendo l’asfalto al minimo, oltre che fagocitare altri due punti molto ambiti per panorama Monte Toraro e, per interesse storico Forte Campomolon.

Punto di partenza

Si parte da un piccolo agglomerato di case nel comune di Tonezza del Cimone, Contrada Valle.

Dal parcheggio della Baita Pontara. Da qui percorriamo i primi 300 metri di asfalto, poi imbocchiamo la strada forestale che si snodo sul fianco della montagna immersa nel verde. Ha tratti esposta. Passiamo in successione Malga Zolle di dentro. Dove si può ammirare dal lontano il sacrario del Monte Cimone, Malga Campo Azzaron, Malga Campoluzzo Inferiore e, Superiore. ATTENZIONE in questo punto la traccia si incrocia con quella del ritorno. Proseguire dritto fino al lago artificiale di Passo COE, con accostata a pochi metri la ex Base Tuono.

Monte Maggio: Vista sul Sacrario
Vista sul Sacrario

Monte Maggio

Dal museo della base, non resta che ritornare di nuovo su asfalto per 1,8 km. Dove ad attenderci una strada sterrata che conduce al famoso Sentiero esposto sulla Val Terragnolo.

Con un impegnativa ascesa permetterà di scalare la vetta più alta di questo giro. Sulla sommità del Monte Maggio oltre a poter osservare il massiccio del Pasubio con la sua vetta più alta cima Palon. Alla base della vetta s’intravede un’altra dura prova di questo tracciato, il Sentiero Alpino segnavia CAI 520 molto esposto e, non sempre ciclabile.

Vetta del Toraro

Dalla vetta proseguiamo sul menzionato sentiero CAI 520, fino a Malga Campoluzzo Inferiore. Punto dove il nostro percorso si incrocia con la traccia dell’andata fino a Malga Campoluzzo Superiore. Da qui inizieremo la seconda scalate del tragitto destinazione Monte Toraro, passando per il Rifugio Valbona.
Dal punto sopra menzionato si percorre un tratto di strada provinciale fino al Monte Toraro tutto asfalto. Sulla cima s’intravedere l’ultima destinazione, Forte Campomolon. ATTENZIONE anche se la segnaletica stradale mostra i segni del tempo. Il tratto di sterrato per il forte, è vietato alle bici, fino alla vetta del Monte Campomolon. Da cui trae il nome il Forte, si possono visitare quel che resta dei ruderi.

Rientro

Dalla postazione difensiva per chiudere il nostro giro bisogna percorrere un tratto di strada dell’andata. Dove si riprende provinciale fino a bocchetta degli Alpini. Una mulattiera conduce fino all’inizio del sentiero Segnavia CAI 537. Molto impegnativo sia per tecnica che fisicamente. Finito il sentiero pochi metri di asfalto e, siamo tornati al punto di partenza.

DistanzaDislivello positivo
49,51 m1697 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Difficile1697 m
Altitudine massimaTempo impiegato
1877 m08:34:00
Altitudine minimaTipo di percorso
967 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x, il 12 giugno 2022.

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

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