Altar Knotto, Altaburg, Forte Verena

Altar Knotto è una suggestiva formazione rocciosa la cui forma ricorda quella di un altare in pietra, percorso molto suggestivo situato sull’Altopiano di Asiago l’escursione più panoramica, è quella che conduce, a Punta Altaburg, all’Altar Knotto e, Alta Kulega.

Avvertenza

Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.

Punto di partenza

Comune di Rotzo, dal parcheggio vicino al museo storico della Grande Guerra 15-18. L’inizio è su asfalto in discesa per 800 metri circa, si svolta a destra su sterrato nel sotto bosco in leggera salita e poi in discesa finendo di nuovo su asfalto.

Altaburg


Seguiamo la strada per 800 metri fino all’indicazione per Punta Altaburg, la nostra prima meta di questo giro, lasciando l’asfalto alle nostre spalle torniamo su sterrato per 1 chilometro ancora pedalabile, in prossimità della croce ci tocca spingere per 500 metri su sentiero con pendenza impegnativa, ATTENZIONE, causa tempesta il sentiero sembra poco visibile, ma con meticolosità si riesce a scorgere i pochi segnavia rimasti.

Altar Knotto

Dalla Croce di ferro Punta Altaburg abbiamo una panoramica sulle prossime tappe Altar Knotto e, più in alto il Forte. Il sentiero che conduce all’altare di roccia e in leggere salita, lo si fa con la bici al seguito visto il fondo poco pedalabile, giunti alla nota conformazione rocciosa Knotto, per poter avvicinasi alla monolite dobbiamo utilizzare un insenatura nel terreno posta sul sentiero vicino alla segnaletica, che grazie a degli appigli artificiali, si scendere agevolmente giù per circa 3 metri, ATTENZIONE nello scendere, che il fondo resta comunque scivoloso.

Alta Kulega, Forte Campolongo

Dal Altar spingiamo moderatamente ancora per poco fino alla Alta Kulega dalla curiosa forma.
Da questo punto si ritorna su strada sterrata prima in leggera salita, poi in discesa dove ritroviamo di nuovo l’asfalto che per mezzo di esso si giunge fino allo Spiazzo di Garibaldi, giriamo a sinistra imboccando la strada militare, che sale fin su al forte con pendenza moderata per 3,8 chilometri circa, giunti alla Cima Campolongo da cui trae il nome il Forte o quel che ne resta, è possibile visitare i sotterranei utilizzati dai soldati nel conflitto mondiale.

Grotta Sieson

Terminata l’esplorazione della struttura militare, ripercorriamo parte dello sterrato fatto all’andata fino alla Baita Caffelatte dove troviamo il sentiero che conduce alla grotta del Sieson, ATTENZIONE anche qui il sentiero è percorribile in sella soltanto nella parte iniziale molto impegnativo, dopo si prosegue a piedi su sentiero non sempre visibile, per mezzo dei segnavia CAI, ci sono molti camminamenti che disorientano, non perdete di vista la traccia del vostro GPS per orientarvi.

Forte Verena

Dalla cavità rocciosa con poche pedalate raggiungiamo il Rifugio Campolongo dove seguendo una lunga strada sterrata dal fondo compatto arriviamo alla Casara di Campovecchio, si riprende su sterrato un po mosso fino alla Vetta più alte di questo giro Monte Verena dove troveremo l’ennesima postazione difensiva del Reggio Esercito Italiano Forte Verena, dalla sommità è possibile scorgere da destra a sinistra, Cima Portule, Cima Larici e, Cima Laste.

È ora di ritornare

Dalla fortezza, ritorniamo sui nostri passi dell’andate per un chilometro dove al bivio troveremo le indicazioni per Rossapoan, arrivati in prossimità dell’indicazione che riporta Monte Rossapoan, esattamente alla nostra destra troverete la parte più bella di questo itinerario, dopo tanto sterrato un vero singletrack da Enduro puro se pur breve lungo appena 900 metri, fino all’Abisso Spiller mette a dura prova le vostre capacita di Biker.


Dal Buso Spiller si ritorna su mulattiera passando per Malga Quarti, Ponte del Martin, Casara Gruppach e, Malga Erio fino alla Scultura di SelvArt su strada che percorriamo in discesa per un chilometro e mezzo dove ad attenderci sulla destra una strada sterrata che poi diventa sentiero fino alla struttura alberghiera Albaredo dove riprendiamo il bitume fino al punto di partenza.

Considerazioni

In questo giro sono presenti circa 6 km di strada asfaltata principalmente poco trafficata, non è stato possibile ridurre ulteriormente la percorrenza su bitume, causa molti sentieri impraticabili dopo la tempesta Vaia. Resta comunque un buon risultato dal mio punto di vista.

DistanzaDislivello positivo
45,06 km1.662 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Difficile1.662 m
Altitudine massimaTempo impiegato
2.003 m08:11:00
Altitudine minimaTipo di percorso
892 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x, il 18 ottobre 2022.

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

Licenza Creative Commons
/ 5
Grazie per aver votato!

Montalto, Cascate Forgiarelle

Siamo nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, una delle più belle aree naturali del meridione, la vetta più alta è Montalto.

Avvertenza

Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.

Punto di partenza

Lago di Rumia nel comune di Gambarie, costeggiamo il lago artificiale per poco metri, seguiamo le indicazioni, Sentiero dei Briganti per 2,2 km fino al bivio con il sentiero CAI 122, che conduce al Cippo di Giuseppe Garibaldi, dal monumento dell’eroe dei due mondi, prendiamo quella che viene identificata come ippovia, per 6 km, giunti al bivio con un breve tratto senza segnavia ci dirigiamo verso il sentiero CAI 123 che seguiamo per 3,5 km passando per Ponte dell’Albara e Vallone del Mercante, lasciamo di nuovo il segnavia ufficiale CAI, proseguiamo questa volta, su una vecchia forestale poco frequentata e, molto impegnativa che costringe a spingere la nostra bici, causa fondo eroso dall’acqua con forte pendenza, fino al bivio Sentiero CAI 102.

Montalto

All’intersezione proseguiamo a sinistra, su segnavia ufficiale sentiero CAI 102 passando per Acqua Selvatica dove si riprende a spingere ha tratti fino al bivio Putichej, non restano che poco metri per raggiungere il punto più alto di questo giro Monte Montalto con i suoi 1956 m di quota.
In vetta è presente la statua del Cristo Redentore, dalla cima ripercorriamo un breve tratto a ritroso per scendere, poco più in basso, c’è l’imbocco del sentiero CAI 104 con segnavia molto distanti, questo è fantastico single track che conduce fino ai ruderi del Rifugio Canovai.

Cascate Forgiarelle

Dai ruderi la prossima meta, sono le Cascate Forgiarelle, dove con 15 minuti a piedi è possibile giungere alla base della cascata, i più temerari si tuffano nelle gelide acque.
Riprendiamo il nostro cammino dall’area antistante le cascate per fare ritorno al punto di partenza.

Rientro al Lago

Riprendiamo a pedalare su strada forestale non segnata, tutta pedalabile per poi passare al segnavia ufficiale CAI 102 non sempre pedalabile causa forte pendenza fino a Contrada Scala dove abbiamo un stupendo scorcio sull’Invaso del Menta, riprendiamo a pedalare per giungere in Località Materazzelli, ultimo punto più elevato, da questa Località il percorso è tutta in discesa fino al Lago. Imbocchiamo il sentiero CAI 111, poi Sentiero Acqua della Face, la traccia termina nei pressi del Lago, nostro punto di partenza.

Conclusioni

Il percorso è relativamente facile tutti quei sentiero non sono altro che strada forestali, l’unico è il 104 che risulta praticamente un sentiero doppio con fondo smosso, dove richiede un po d’impegno nella guida, classifico il giro come molto difficile, per via della distanza, dislivello e quei pochi tratti dove bisogna spingere, attenzione che il segnale del cellulare non è sempre disponibile soprattutto nella parte che da Montalto va al rifugio e ritorno fino a Materazzelli.

DistanzaDislivello positivo
50,11 km2.151 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Difficile2.151 m
Altitudine massimaTempo impiegato
1.941 m9:00:00
Altitudine minimaTipo di percorso
1.214 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x, il 10 settembre 2022.

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

Licenza Creative Commons
/ 5
Grazie per aver votato!