Cicloalpinismo

Il Cicloalpinismo è un modo nuovo di vivere la montagna, esplorare zone isolate e impervie non comune a tutti.

Si ma cos’è il cicloalpinismo?

Fin da subito l’uomo ha sempre sentito la necessità di etichettare e, catalogare ogni cosa. Cosi anche nel mondo delle due ruote off-road risuonano termini come Cross Country (XC), Down Hill (DH) etc. Ma in questa lista né mancava ancora una. Solitamente chi fa un uso ricreativo della Mountain Bike, viene definito cicloescursionista o con il termina di All Mountain. Però tra questi non figurava chi faceva un uso più intenso o estremo, dei percorsi montani di alta quota, non era menzionato chi combinando ciclismo e alpinismo allo stesso tempo, raggiungeva luoghi insoliti e sconosciuti al comune biker.

Nasce cosi nelle Alpi il termine di Cicloalpinismo. L’unione della passione per il ciclismo e l’alpinismo di alta montagna. Prende cosi il nome un nuovo modo di vivere la montagna non comune a tutti.

Monte Alpi: Salita lungo il crinale
Monte Alpi: Salita in portage lungo il crinale

Un nuovo modo vivere il ciclismo montano

Cima Portule: Discesa in portage lungo il sentiero CAI 826
Cima Portule: Discesa in portage lungo il sentiero CAI 826

Nel cicloalpinismo pedalare una bicicletta non è tutto. Si va oltre questo modo riduttivo di vivere tale disciplina, la montagna viene vista con una più ampia veduta del comune cicloescursionista.

Avventurarsi sulle montagne, ancora non esplorate da nessun biker, la montagna quella vera, fatta di sentieri poco battuti e molto isolati. Dove la ciclabilità non è sempre scontata, anzi il contrario. Nel cicloalpinismo si pedala, ma soprattutto ci si inerpica, su lunghi tratti spingendo o portando la bici in spalla. In alcune occasione essa viene smontata e indossata come uno zaino in punti difficili come ferrate.

Raggiungere la vetta o un particolare punto del percorso e lo scopo di questa pratica, per questo la bici altro non è che un mezzo per farlo, come corde, moschettoni etc…

Arrivare in vetta con le proprie gambe, in una zona impervia e in esplorata da nessun biker da un pizzico di esclusività. Ma non finisce qui, raggiungere la vetta è solo l’antipasto di un banchetto più gustoso. Dal punto più alto possiamo ammirare il prossimo step, cavalcare un lungo sentiero in cresta non è da tutti. Affrontare sentieri indigesti alle due ruote, sfidare l’equilibrio di rimanere in sella portando a termine quel giro, che altri non oserebbero mai affrontare. Questo vuol dire in senso stretto Cicloalpinismo.

Monte Alpi Discesa in cresta
Monte Alpi Discesa in cresta
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Cima Dodici, Monte Ortigara

Cima XII è una dell’escursioni più conosciute sull’Altopiano di Asiago, raggiungere la cima in Mountain Bike è tutt’altra storia. Giro molto impegnativo dal punto di vista fisico, per la presenza di molti tratti in portage o ha spinta.

Punto di partenza

Punto di partenza da Camporovere, dal parcheggio in via XIX Maggio.
Dopo un breve tratto su asfalto fino alla chiesetta Holl. Il percorso inizia su strada sterrata nel sotto bosco fino a raggiungere, la lapide commemorativa, da qui si sale fino a Malga Galmarara. Scollinando il Monte Zoviello, dalla vicina Kaiser Karl Strasse ci permette di giungere Selletta Mecenseffy, l’ambiente più panoramico fin verso Bivio Italia in leggera salita.

Cima Dodici: Strada sterrata
Vista sul percorso

Cima Dodici

Dal bivio non restano che ancora pochi metri pedalabili, dopo di che bisogna portare la bici in spalla fin su Cima XII. Dalla vetta fino al Monte Ortigara è un continuo portage e, spinta della bici salvo pochi tratti pedalabili.
Sulla piatta cima sorge la campana di vetta e la simbolica colonna spezzata. Si può ammirare guardando a est i campi di battaglia della Caldiera e del Vallon dell’Agnelezza. A nord, si può osservare le vette delle Dolomiti.

Verso cima dodici
Verso la Vetta

Trail di ritorno

Dal Monte Ortigara non resta che imboccare il sentiero che passa da Monte Campigoletti fino a deviare. Sulla sinistra, sul segnavia CAI 839 che passa sotto Monte Chiesa. Presto lo sterrato lascia il posto a una serie di sentieri veloci. Single track che passa da Malga Pozze con sali scendi dalle moderate pendenze e sporadici passaggi impegnativi. Il successivo sentiero 836 attraversa il Bosco Secco e le Terre More tra veloci trail ha tratti rocciosi.

Cima Dodici: Percorso di rientro
Sentiero di ritorno


La lunga discesa riprende su strada sterrata, che ci porta al punto di partenza con un breve tratto di salita nel bosco. Passando per l’Istituto San Gaetano.

DistanzaDislivello positivo
53,09 km1.789 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Esperti1.789 m
Altitudine massimaTempo impiegato
2.295 m11:04:00
Altitudine minimaTipo di percorso
1.010 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x, il 9 ottobre 2021

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

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