Vette Feltrine

Vette Feltrine: La traversata CAI 801, Alta Via n.2

Le Vette Feltrine, sono un gruppo montuoso situato al sud delle Dolomiti, segnano il confine tra le due province di Trento e Belluno. Da ovest verso est, spiccano vette che superano i 2000 m. Monte Vallazza, Pavione la più alta con i suoi 2335 m, Col di Luna, Cima Dodici, Pietena, Ramezza e, Sasso Scarnia.

Avvertenza

Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.

Premessa

Questo percorso non è assolutamente alla portata di tutti, non è la distanza e il dislivello che lo rendono estremamente difficile. Ma la particolarità del sentiero in cresta denominato Alta Via n. 2 (VIETATO ALLE BICI), dove la ciclabilità e ridotta all’osso, per non parlare dell’esposizione di parte del sentiero verso il bivio Scarnion.

Punto di Partenza

Si parte da Lamen una piccola frazione del comune di Feltre. Parcheggiata l’auto vicino alla chiesa in Via Casel. Nella prima parte il percorso scorre su asfalto percorriamo, da prima Via S. Bartolomeo, passando davanti al Monumento dei Caduti di Lamen, poi sul finire Via Valle di Lamen per circa 1,2 km fino al Pilone Votivo. Dal capitello votivo non restano che pochi metri ancora di asfalto. Giunti al parcheggio Valle di Lamen il fondo diventa sterrato compatto in lieve pendenza fino all’arrivo in Località Fornace.

Vista sulle Vette Feltrine dalla Valle di Lamen
Vista sulle Vette Feltrine dalla Valle di Lamen.

Croce D’Aune

Dalla Valle imbocchiamo il sentiero tematico Chiesette Pedemontane che da Croce D’Aune porta fino alla chiesetta di San Martino. Il tracciato si presenta come una strada sterrata nella prima parte compatto con moderata pendenza.

Poi diventa molto mosso con forte pendenza che costringe in alcuni punti a scendere dalla bici per l’instabilità del fondo questo fino a Casera Maragno. Qui seguiamo il sentiero che prosegue a sinistra. Questa volta molto meno curato e poco frequentato, nella prima parte si pedala tranquillamente sotto gli alberi fino a Stalle Camogne.

Vette Feltrine Sentiero Chiesette Pedemontane
Come si presenta il sentiero nella parte iniziale dalla Casera Maragno.

Dallo stallaggio la pendenza si fa molto impegnativa tanto da costringere di nuovo a spingere la bici. Fino all’imbocco della strada Via 66a CP Alpini BTG Feltre. Per mezzo della via 66a su sterrato compatto in live discesa raggiungiamo Croce D’Aune.

Il Passo Pietena delle vette feltrine

Dal Passo Croce D’Aune, non resta che percorrere l’itinerario classico per le MTB la ex strada militare. Lunga 10 km con pendenza moderata si arriva al rifugio Giorgio Dal Piaz. Dietro al rifugio si trova il Passo le Vette Grandi. Varcato il passo la sterrata prosegue in discesa, verso la Busa delle Vette e poi Malga Vette Piccole.

La sterrata termina in direzione della Malga, noi poco prima della malga proseguiamo a sinistra. Dove il percorso diviene un sentiero CAI 801, con pendenze importanti fino al Passo di Pietena.

Vette Veltrine: Vista sulla Busa Pietena
Vista dal Passo Pietena.

Alta Via n.2 delle Vette Feltrine

Dal Passo si percorre il sentiero CAI 801 (VIETATO ALLE BICI) in direzione del Rifugio Bruno Boz. Come preannunciato il sentiero in alcuni punti non sempre si presta bene alle due ruote, e dove lo è la superficie diviene facilmente cedevole. Nei punti dove bisogna guadagnare quota la presenza di rocce affioranti costringe a spingere la bici.

Solcando il sentiero 801 si passa sotto La Pietena Q2195, passando per la Forcella Valon si giunge alla Cima del Diavolo Q2158. Di sotto è possibile ammirare la cosi denominata Piazza del diavolo, e l’ammasso di roccia franato lungo il costone.

Vette Feltrine Piazza del Diavolo
Vista sulla Piazza del Diavolo.

Attenzione in prossimità del Monte Ramezza il sentiero diviene esposto, anche se non è percettibile.

Vette Feltrine: Sentiero 801 esposto
Particolare del Sentiero.

Verso Scarnion

Dal Monte Ramezza inizia la nostra discesa verso lo Scarnion, il sentiero nella prima parte si presenta molto ghiaioso e cedevole.

Vette Feltrine: sentiero CAI 801
Particolare del Sentiero.

Sentiero CAI 801

A questo punto il gioco si fa duro. Non resta molto per raggiungere il bivio Scarnion. L’ultima parte del sentiero prima del bivio con il Sentiero CAI 803, che scende nella valle di San Martino. E da brividi, il fondo e facilmente sdrucciolevole e in alcuni punti e franato del tutto, tanto che bisogna scendere dalla bici.

Vette Feltrine: Sentiero CAI 801
Particolare del sentiero, in avvicinamento al bivio Scarnion.

Valle di San Martino, Sentiero CAI 803

Il nostro giro volge quasi al termine, dal bivio veniamo giù per mezzo del sentiero CAI 803. Un bellissimo SingleTrack che chiude in bellezza questo faticoso giro.

Nella prima parte iniziamo ad addentrarci nel bosco. Il sentiero si presenta come un vero e proprio solco. Nell’erba alta, dove si, nascondono buche e roccia affioranti, che rendono insidiosa la nostra discesa, fino alla Forcella Scarnia.

Dalla Forcella, il sentiero ci porta fino alla Malga Ramezza Alta. Dalla Malga in poi il sentiero diviene molto veloce e ripido dove si acquista facilmente velocità. L’erba alta lascia il posto alle foglie secche, che coprono le rocce affioranti che costituiscono un pericolo, per una probabile caduta.

Vette Feltrine Marga Ramezza Alta
Malga Ramezza Alta.

Per mezzo del Sentiero 803 si giunge rapidamente a fondo valle. Dove ritorna a essere una strada sterrata, in discesa che corre lungo il Torrente Stien, fino alla strada asfaltata. Via Valle de San Martin, che condurrà la nostra due ruote al punto di partenza dove tutto avuto inizio.

DistanzaDislivello positivo
36,5 km2033 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Difficile2033 m
Altitudine massimaTempo impiegato
2177 m9:50:00
Altitudine minimaTipo di percorso
484 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x, il 14 agosto 2023.

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

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