Monte Cervialto, Parco regionale dei Monti Picentini

Monte Cervialto, è la vetta più alta del Parco regionale dei Monti Picentini dell’Appennino Campano, situato in provincia di Avellino. La caratteristica dolina sommitale tra la cima e l’anticima lo rende simile al Monte Cervati.

Avvertenza

Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.

Punto di partenza

Raggiungiamo la zona denominata Altopiano Laceno nostro punto di partenza, sulla strada provinciale 368, c’è un parcheggio non custodito antistante la pista di go-kart. Montati in sella iniziamo a percorrere parte della provinciale, direzione Bagnoli Irpino, per circa 1,5 km. Nella prima parte in piano e, poi sul finire in leggera salita. Percorsa la suddetta distanza sulla sinistra, troviamo l’imbocco del Sentiero numero 8.

Ingresso Sentiero numero 8
Ingresso Sentiero numero 8.

Sentiero numero 8

Il sentiero se cosi lo si vuol definire, altro non è che una strada sterrata. Questa strada conduce in località Colle del Leone, passando per Montagna Grande, lungo circa 11,5 km. Immerso interamente nel sottobosco di faggi secolari, offre un ottimo riparo dal sole, nelle giornate più calde dell’anno. La strada sterrata, dal fondo compatto e, con pendenze mai troppo eccessive salvo in alcuni punti. Dove l’erosione dell’acqua e, una pendenza accentuata possono impegnare un po nella condotta della bici. All’ ottavo chilometro è presente l’unico punto scoperto di questo percorso, dove la vista si apre sul Monte Accellica altra meta conosciuta del parco regionale.

Come si presenta il Sentiero numero 8
Come si presenta il Sentiero numero 8.

Colle del Leone

Dalla Montagna Grande per mezzo del sentiero n.8 si giunge in località Colle del Leone. Perdendo poco più di 300 m di dislivello guadagnati in precedenza. Una lingua di asfalto lunga pochi metri, interrompe il nostro percorso in off-road. Ma non temete, sulla sinistra ad aspettarci un altra sterrata che conduce fin su in prossimità della vetta. Sempre immersa nel sottobosco con altri 5 km mai troppo impegnativi questa volta il fondo roccioso predomina.

Colle del Leone a sinistra la strada sterrata che conduce alla vetta
Colle del Leone a sinistra la strada sterrata che conduce alla vetta.

Monte Cervialto la resa dei conti

Esattamente al chilometro 18 dal nostro punto di partenza, termina la comoda strada forestale che per alcuni può risultare asfissiante. La caratteristica di essere totalmente immersa nel bosco non lasciando alternative panoramiche, che la vista di alberi. Non restano che gli ultimi 150 metri di dislivello da scalare, per una lunghezza di un chilometro. Ma questa volta siamo noi a portare la nostra amata bici in spalla fin su in vetta. Dove si apre la vista a 360 gradi su tutto il parco regionale dei Monti Picentini. Come preannunciato tra l’anticima e, il punto trigonometrico che indica la vetta del Monte Cervialto è presente una dolina, caratteristica del suolo carsico.

Fine della strada sterrata
Fine della strada sterrata.

Ritorno

Dalla vetta non è possibile chiudere un anello perfetto ameno che non si accetti il compromesso di percorrere ulteriori sentieri non ciclabili. Quindi non resta che tornare indietro sullo stesso percorso girando in torno alla dolina e, scendere giù fino alla strada sterrata. Nostro punto di partenza della scalata in portage. Percorriamo un ulteriore tratto di strada dell’andata fino al secondo tornante, dove troviamo un insegna bianca e rossa con scritto MTB. Con questo sentiero, scendiamo fino a valle e ritornando sulla strada sterrata. Dalla sterrata proseguiamo in direzione Piano Sazzano, attraversando un ruscello non segnato sulle carte, che ha eroso la strada. Dal piano ritroviamo la strada asfaltata che agevola il ritorno al nostro punto di partenza

DistanzaDislivello positivo
m 47,12m 1782
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Mediom 1768
Altitudine massimaTempo impiegato
m 180907:20:00
Altitudine minimaTipo di percorso
m 1050Anello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x, il 27 giugno 2023

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

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Monte Panormo, Figliolo, Antece

Monte Panormo, la vetta più alta dei Monti Alburni del massiccio montuoso campano una meta difficile ma non impossibile da raggiungere.

Avvertenza

Il percorso che qui viene descritto, rientra nella branca del ciclismo montano identificato con il termine di Cicloalpinismo. Se non siete avvezzi a tale disciplina, astenetevi dal percorrere questo itinerario. Lungo il percorso sono presenti tratti dove bisogna spingere e portare la Mountain Bike.

Punto di partenza

Dal parcheggio di Via Roma a Sant’Angelo Fasanella. Imbocchiamo via Madonna di Fatima, che passa davanti alla Stazione dei Carabinieri. La strada subito si presenta con una breve ma ripida salita. Il percorso poi corre per un breve tratto parallelamente alla Strada Lardini (SP247) fino a fondersi più avanti.

Rimaniamo sulla SP 247 (Strada Lardini) per circa 1,5 km. Si prosegue a destra lasciato alle nostre spalle il fondo asfaltato. Il tracciato si sposta su strada forestale con fondo cementato con pendenza importate, nella prima parte. Poi diventa sterrato con pendenza moderata più avanti. Seguendo la traccia giungiamo al sentiero nel sotto bosco lungo circa 1,3 km. Questo non è segnalato in alcun modo prestate attenzione ai pochi segni che lo rendono visibile. Il sentiero termina sulla strada asfaltata in località Timpone Sottano con la quale raggiungeremo il Rifugio Corcomone (chiuso).

Monte Panormo: Strada Timpone Sottano
Strada Timpone Sottano

In prossimità del rifugio è presente una fontana abbeveratoio. E, più su c’è il monumento commemorativo. Dell’Eliambulanza precipitato il 21 Novembre 1997. Visitato il sito bisogna tornare indietro fino al rifugio. Per prendere la strada antistante. Poco visibile che passando dal Varco dello Schiavo, arriviamo al Casone Aresta. Da qui con un breve tratto di asfalto 1,3 km della SP247. Ritorniamo di nuovo su strada forestale che ci permetterà di avvicinaci alla conformazione rocciosa detta Il Figliolo.

Monte Panormo

Dalla stessa strada inizia l’avvicinamento alle pendici della vetta denominata Monte Panormo. Dove per mezzo di un sentiero scaleremo la vetta più alta di questo giro. Con non poche difficoltà. Toccherà spingere la bici nella prima parte e, poi portare in spalla la bici nell’ultima parte dove la salita diventa su roccia quasi in verticale. Conquistata la vetta con i suoi 1742 m, non resta che ammirare il panorama che si apre davanti a noi unica ricompensa di questo giro.
Come ultimo premio la discesa si sposta su veloce singletrack nel sotto bosco fino al Rifugio Panormo.

Vista sul Monte Panormo
Vista sul Panormo

Antece

Dalla Rifugio seguendo la traccia passeremo da Casone Le Brecce e, Ausineto, il giro volge quasi al termine non resta che un ultimo sforzo, visitare la Chiesa della Madonna della Montagna meta di pellegrinaggio. Dal sito religioso si prosegue verso la famosa scultura rupestre detta Antece la si raggiunge con non poche difficoltà, pedalabile nella prima parte il resto ha spinta. Dalla scultura percorriamo un tratto del percorso di andata a ritroso fino alla strada asfaltata, a questo punto non resta che poco asfalto tutto in discesa fino al punto di partenza.

Monte Panormo: Antece
Antece
DistanzaDislivello positivo
51,4 km2.105 m
Difficoltà tecnicaDislivello negativo
Esperti2.105 m
Altitudine massimaTempo impiegato
1.730 m10:45:00
Altitudine minimaTipo di percorso
508 mAnello
Dati rivelati con Garmin eTrex 30x il 21 giugno 2022

Disclaimer: Per le escursioni in montagna si raccomanda sempre la massima prudenza. L’Autore declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose coinvolti percorrendo questo itinerario. Le informazioni qui riportate si riferiscono al giorno in cui è stata eseguita l’escursione.

Mappa creata su Inkatlas.com Copyright OpenStreetMap contributors (openstreetmap.org), OpenTopoMap (CC-BY-SA).

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